Biografia di Sergio Castellitto
In oltre vent'anni di carriera Sergio Castellito, grazie alla sua capacità di calarsi in personaggi diversissimi tra loro, si è inserito a pieno tra gli attori di punta del cinema italiano.
Castellito è nato a Roma il 18 agosto 1953 da genitori di origini molisane, si è diplomato all'accademia d'arte drammatica Silvio d'Amico nel 1978 e muove i suoi primi passi proprio in teatro interpretando pièce di William Shakespeare e Anton Checov.
Il teatro resterà una costante della sua carriera, tanto che nella stagione 2000/2001 l'attore ha diretto e interpretato Zorro nell'opera scritta dalla moglie Margaret Mazzantini, con cui ha recitato In una fredda mattina d'inverno e Libero burro, pellicola che ha segnato anche il suo esordio alla regia. il debutto cinematografico risale al 1982 a fianco a grandi come Marcello Mastroianni e Michel Piccoli nel film l'armata ritorna.
Nel 1987 il primo ruolo da protagonista in Sembra morto ma è solo svenuto, ed entra nel cast de La famiglia di Ettore Scola, il quale lo richiamerà quasi quindici anni dopo per il film concorrenza sleale.
Nella sua carriera cinematografica l'attore può vantare di essere stato diretto da quasi tutti i piu importanti cineasti ed autori del nostro panorama nazionale, nomi come: Marco ferreri La carne, Marco Bellocchio L'ora di religione e Il regista di matrimoni, Giuseppe Tornatore L'uomo delle stelle, Gabriele Muccino L'ultimo bacio, Paolo Virzi' Caterina va in città e Carlo Verdone Stasera a casa di Alice. Negli ultimi due qui citati ha saputo evidenziare anche le sue doti comiche.
All'estero lavora spesso in Francia, ricordiamo solo Le grand bleu di Luc Besson e recentemente l'attore ha fatto breccia anche a Holliwood, recitando nel seguito de Le cronache di Narnia: il principe Casbian.
Infine tra i suoi film piu noti vanno sicuramente citati: Tre colonne in cronaca, Il grande cocomero, per entrambi i film premiato con il David di Donatello come miglior attore, La stella che non cè di Gianni Amelio, Non ti muovere diretto dallo stesso Castellitto, scritto dalla moglie Margaret e pluripremiato ai David, grazie anche ad una strepitosa Penelope Cruz, fino ai recentissimi Italians di Giovanni Veronesi e Alza la testa per quest'ultimo premiato al festival del cinema di Roma, come miglior attore.